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STORIES EP.6: SCOTTISH TREASURE
Le alture scozzesi sono famose in tutto il mondo per la loro bellezza e il loro mistero, con i loro sbalorditivi paesaggi dove la natura regna incontrastata. Ed è proprio la ricca varietà di risorse di queste terre ad ispirare due appassionati designers, creatori di splendidi scrigni attraverso un sapiente accostamento di innovazione tecnologica e cura nella progettazione.
“La Scozia è davvero la terra degli elementi, il mare, il vento, la pioggia.. climi estremi, ma allo stesso tempo meravigliosi. Le terre che ci circondano sono sempre fonte di idee ed ispirazione” spiega Marisa Giannasi, co-fondatrice e Direttore Creativo di Method Studio, un'innovativa azienda di design specializzata in scrigni personalizzati prodotti su misura.
In realtà quella dei bauli è più che una passione per il duo di designers; è un affare di famiglia. L'azienda venne infatti fondata dalla coppia di coniugi Marisa Giannasi, architetto, e Callum Robinson, ebanista di seconda generazione, nel 2009 nella campagna scozzese. Lavorando a stretto contatto con marchi prestigiosi e clienti affermati, da allora Method Studio produce artigianalmente bauli e mobili su misura con grande cura dei dettagli – bauli che si rivelano innovativi ed eleganti così come ingegnosi.
Qual è allora il segreto per realizzare il baule perfetto? “Materiali originali, belli e naturali” sorride Marisa, aggiungendo che la loro scelta di materiali d'alta qualità comprende legno di querce, frassini e altri alberi locali, così come pelli non trattate, cristallo ed argento. Fedele all'arte del fabbricare bauli, ognuna delle creazioni di Method Studio nasce dalla massima cura del dettaglio, diventando cosi un vero testamento dell'impegno dei due designers nel creare prodotti artigianali di alto livello.
Inoltre, Method Studio presta particolare attenzione nel mettere il cliente al centro del processo creativo, assecondando le sue richieste e i suoi desideri. In questo senso, ogni cofanetto è unico e viene creato per contenere i più svariati oggetti, che possono avere anche un valore sentimentale (un aroma, un oggetto personale, un cimelio).
“La storia è molto importante per noi. Noi non vendiamo semplicemente un prodotto, noi raccontiamo la storia di come quel prodotto nasce, la storia dell'albero da cui proviene, la storia dell'uomo che ci ha venduto il legno” conclude Marisa “puoi seguire la storia fin dall'inizio, dalle origini del nostro prodotto. Quello che facciamo è davvero unico, ciascuno dei nostri pezzi ha un cuore e un'anima”.
Vuoi scoprire altri episodi di STORIES e diari di viaggio? Segui i nostri moderni eroi sul sito, guarda le riprese video esclusive e scopri le ultime collezioni Parajumpers.
WINDBREAKER
Long Parka
Spolverino con cappuccio in reps di cotone. Sul davanti il capo ha due tasche con cerniera coperte da patta con bottone a pressione. Il carré è ventilato sia davanti che dietro, avendo la rete al suo interno. Sul fondo dietro la giacca ha uno spacco centrale chiuso da zip. La cerniera principale è coperta anch’essa da patta anti-vento con bottoni a pressione. Vestibilità asciutta.
WINDBREAKER
Desert
Parka in raso di poliestere. Il tessuto ha un “effetto memoria” e, all'interno, presenta un colore in contrasto con l'esterno. Cappuccio a scomparsa e apertura con zip sulla schiena per favorire la ventilazione. La vestibilità è regolabile per mezzo di una coulisse elastica in vita. Tasche aerate sul davanti e taschino interno. Aperture di aerazione ascellare e polsi regolabili con zip. Fettuccia elastica al collo. Cerniera a doppio cursore davanti.
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VOICES FROM AN ICY COAST
The Parajumpers Stories speak of lives outside the ordinary, lived in the remotest corners of earth where powerful forces of nature make everyday survival a challenge.
Svalbard in Norwegian means “Icy Coast”. Yet Heidi Sevestre, a resident ‘ice doctor’, has seen the troubling signs that this frozen landscape has changed in recent decades.
The rugged beauty of Svalbard can make it difficult to leave. Just ask Jason Roberts, originally from Australia and one of the long- time residents of the Norwegian Archipelago.
“Guiding guests through the wilderness of Svalbard is “the best job you can have”, says Kristin Eriksson. At just 23, Kristin has already been a nature guide on 3 different Continents.
In the last decade, more and more people have come to Svalbard motivated by the beauty of the place but also by the challenge of what it means to survive both as a community as well as an individual in such a unique location.